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Como, 25 Agosto 2019, ore 10:58, seduto su una panchina delle fontanelle a pochi metri da Piazza Duomo (ove puoi sederti solo ai tavolini dei bar). Di fronte a me c'è un altro fisarmonicista, ed un continuo viavai. Alle 11 le campane del Broletto segnano il tempo: il fisarmonicista smette per un attimo di suonare. Subito dopo scatto la mia foto. Una giovane coppietta mi passa accanto, anche loro sono in totale simbiosi con uno smartphone. Anche qui, come in Piazza Cavour ed in Piazza Volta, nessuno coglie l'ironia del mio cartello. La musichetta del fisarmonicista è piuttosto noiosa e ripetitiva, valzerini senza senso, avrei prefetito la trascinante musica dei musicisti rom o i bravi cantanti che di solito, ogni domenica mattina, si esibiscono in quell'angolo. Alle 11:08 il suonatore si sposta all'ombra, comincia a fare caldo. Accanto, il solito incontro tra tre giovani e tre cani. Anziane signore cercano dei vestiti nella vicina bancarella di fronte ai portici Plinio. Anche qui, totale indifferenza, ognuno pensa solo ai fatti suoi. Triste una società, senza futuro un Paese in cui ognuno pensa solo al suo orticello. Un piccione si abbevera allla vasca dela fontana e mi gira intorno, non sembra per nulla infastidito o impaurito. Almeno questa povera bestiola ha intuito le mie intenzioni innocue. Alle 11:12 un gruppetto di giovani mi guarda dal vicino baretto, distogliendo subito lo sguardo appena incrocia il mio, ed una famigliola con un bambino mi passa accanto osservandomi e trascinando via il ragazzino che sembrava un po' curioso. Alle 11:15 me ne vado. Delusione. D.
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